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Comunicato stampa

 

Elezione presidenziale francese

 

Il Partito della Nazione Occitana afferma che l’Occitania è una nazione il cui territorio è attualmente amministrato dallo Stato francese per l’essenziale e, accessoriamente, dallo Stato spagnolo (Valle di Aran) e dallo Stato italiano (valli alpine occitane della Regione Piemonte).

In nome del diritto dei popoli a disporre di sé stessi, il Partito della Nazione Occitana rivendica, a termine, l’unificazione del suddetto territorio per mezzi pacifici e l’instaurazione di una Repubblica federale occitana, sovrana, membra dell’Unione europea e dell’ONU.

Questa Repubblica sarà edificata per tappe (autonomia delle regioni occitane, raggruppamento e ridelimitazione di queste regioni, federalizzazione della Repubblica francese).

E’ chiaro che, fra i dieci candidati all’elezione presidenziale francese del 2012, nessuno di loro è portatore di queste rivendicazioni. Pertanto l’astensione, la scheda nulla o la scheda bianca, da parte di tutti quelli che condividono più o meno le nostre idee, possono rappresentare una scelta legittima.

Ciò nonostante, alcuni candidati formulano certe proposte che vanno più o meno nel senso che auspichiamo.

Per quanto alle lingue etniche diverse dal francese e presenti sul territorio della Repubblica, solo Eva Joly, François Bayrou e François Hollande sono favorevoli alla ratifica della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, che richiederebbe una riforma della Costituzione. Nicolas Sarkozy rifiuta questa ratifica per paura del “comunitarismo” e ha mancato alla sua promessa del 2007 riguardante una legge sulle lingue regionali.

Ma, per il Partito della Nazione Occitana, l’istituzione di una vera democrazia linguistica può soltanto concepirsi nel quadro di una organizzazione territoriale diversa da quella della Repubblica francese, attraverso la creazione di un vero potere a livello legislativo e fiscale, nell’ottica di regioni autonome.

Da questo punto di vista, Eva Joly è la sola a preconizzare una nuova organizzazione della Francia su un modello federale differenziato, corredato da un rafforzamento della regionalizzazione. La regione disporrebbe così di competenze normative e di una larga autonomia fiscale.

Non sembra che François Bayrou voglia contemplare il proseguimento del processo di decentramento, mentre evoca la mutualizzazione dipartimento-regione invece della loro fusione. Manterrebbe i consiglieri territoriali ma instaurerebbe, per designarli, un sistema elettivo proporzionale.

François Hollande, che preconizza il “terzo atto” del decentramento, vorrebbe far votare una legge sui territori allo scopo di conferirli più autonomia in materia fiscale e sopprimere i consiglieri territoriali.

Nicolas Sarkozy vuole applicare la sua riforma territoriale. I consiglieri territoriali costituirebbero un primo passo verso la fusione dipartimento-regione.

Le proposte di questo pugno di candidati non suscitano l’entusiasmo del Partito della Nazione Occitana. Gli altri hanno poche posizioni su detti argomenti, se non ancora peggiori ! Per questo motivo, lasciamo gli elettori e le elettrici che condividono le nostre idee, liberi di astenersi dal votare, di optare per la scheda nulla o bianca, di pronunciarsi per il candidato più vicino alle nostre idee al primo turno di scrutinio o anche di optare per il voto cosidetto “utile”, tenuto conto del fatto che siamo in un sistema politico nel quale gli Occitani e gli altri popoli di Francia non possono esprimersi come tali.

 

Partito della Nazione Occitana

6 aprile 2012

10 rue de Romas

F-47000 Agen (Occitania)

+33 6 76 47 32 12

 

 

Tag(s) : #Comunicato ( Ita )
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